Archive from novembre, 2015
Nov 20, 2015 - Scenari    Commenti disabilitati su Big Red One in azione! (agosto 1943)

Big Red One in azione! (agosto 1943)

Sicilia, 1° agosto 1943
Le forze alleate sottovalutano la capacità di resistenza della linea difensiva dell’Etna allestita dalle forze italo-tedesche per contenere l’avanzata delle forze alleate angloamericane e favorire il deflusso verso Messina. Troina è il caposaldo della linea difensiva dell’Etna. Sfondando la linea difensiva, le forze angloamericane taglierebbero la strada all’esercito tedesco che dalla Piana di Catania arretrerebbe verso Messina da dove imbarcarsi per raggiungere la Calabria e risalire verso il Nord Italia.

La 1° divisione americana (Big Red One) preme sulla località di Troina, difesa strenuamente dalle forze dell’Asse: si accende una battaglia durissima, la più cruenta di tutta la campagna.

Lo scontro si svolge alla periferia del paese tra elementi della Big Red One e della 15th Panzergrenadier Division.

La compagnia “Bravo” del 16th Infantry Regiment avanza alla periferia di Troina per liberare la strada principale che conduce al centro del paese. Immediatamente viene fatta oggetto da un preciso fuoco nemico proveniente dalle case adiacenti alla strada..

BigRed1(1)

Foto 1 – Le frecce indicano le direttrici di attacco USA

Il Comando di Compagnia insieme alla squadra armi pesanti (HMG) e un Plotone di Rinforzo, aggregato a ultimo momento, si mettono al riparo all’interno di un’edificio di fronte alla fonte di tiro nemico (Foto 1 “C”). Inizia un mortale scambio di colpi tra gli edifici “B” e “C” (Foto1).

Nel frattempo i restanti Plotoni tentano una manovra che consenta loro di aggirare la linea difensiva nemica e quindi di tagliare loro la ritirata.

Il fuoco si fa sempre più intenso; il Comando di Compagnia richiede appoggio di artiglieria al Comando di Battaglione che inizia a martellare le posizioni tedesche con un intenso fuoco di cannoni da 75 mm.

Le truppe tedesche, forti della loro tradizionale tenacia e nonostanteo un intenso fuoco di artiglieria, non demordono e rispondono colpo su colpo. Il plotone americano posizionato più a ovest (Foto2 “A”) rimane inchiodato sul posto dal preciso tiro delle truppe tedesche

Foto2

Foto2

Dopo circa 30 minuti di intenso cannoneggiamento, il Comando ordina l’assalto della casa posizionata a ovest e difesa da un plotone ormai allo stremo. L’assalto ottiene il successo sperato e la truppe tedesche soccombono.

Nel frattempo nel caseggiato “B” il preciso tiro di artiglieria annienta la resistenza eliminando un plotone tedesco appoggiato da una sezione armi pesanti (HMG).

A questo punto al plotone tedesco superstite (Foto3 “F”) non rimane che fare proprie le linee guida della difesa in profondità del Gen. Von Etterling e ripiegare su posizioni migliori.

Foto 3

Foto 3

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Data: Dicembre 2013

Regolamento: Crossfire

Scala: 15mm.

Nov 20, 2015 - Navale    Commenti disabilitati su Preludio a Pondicherry 1759

Preludio a Pondicherry 1759

Prologo
E’ quasi un anno che le due squadre navali più importanti dell’area, quella francese e quella inglese, si danno la caccia inutilmente incrociando a largo delle coste di Ceylon e dell Ille de France (attuale Mauritius).

Il 30 giugno 1759 tre vascelli di linea inglesi il Grafton (70), il Sunderland (60) ed il Yarmouth (64 ), tentano di ricongiungersi alla squadra navale dell’ammiraglio Pocock per fare vela verso Trincomalee (Ceylon) dove sembra sia stato avvistato il grosso del naviglio francese, ma vengono intercettati dall’avanguardia francese formata dallo stesso numero di navi:Centaure (70), Comte-de-Provence (68), Duc-de-Bourgogne (64).

Lo scontro è inevitabile…….

Data: Maggio 2013

Regolamento: Cannoni in batteria!

Scala: 1:1

Note: Scenario navale

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dal diario di bordo del Centaure

30 giugno 1759 – 14 miglia al largo delle coste di Ceylon
Sono giorni ormai che navighiamo sperando di incrociare il nemico. Ma in tanti giorni di navigazione solo un paio di mercantili olandesi. Il caldo e l’afa si fanno opprimenti e l’equipaggio mugugna cominciando a domandarsi cosa ci facciamo li.

Improvvisamente, sale l’urlo dalla vedetta di coffa “vela all’orizzonte di pruaaaaa “. Le sagome di 3 vascelli si stagliano all’orizzonte ma sono troppo distanti per essere identificate. La loro rotta è esattamente in direzione della nostra posizione.

Tempo mezzora e riusciamo a identificarli come inglesi: si tratta di due vascellidi 3a classe e una fregata.

Si segnala l’avvistamento alle due sorelle la “Duc de Bourgone” e la “Comte de Provence” chiedendo loro di serrare la posizione.

Parte subito l’ordine di “posti di combattimento” e si comincia a manovrare per l’avvicinamento. Tempo di cominciare le prime manovre che partono i primi tiri inglesi a lunga distanza che mancano vistosamente i bersagli. La nostra risposta non si fa attendere, ma i danni sono ancora limitati data la considerevole distanza.

Finalmente le distanze si accorciano e cominciano i primi fitti scambi di batteria che cominciano ad arrecare danni.

La fregata inglese (Sunderland) temporaneamente isolata viene fatta oggetto dal tiro micidiale in sequenza delle “Duc de Bourgone” e la “Comte de Provence”. I danni si fanno subito evidenti ma la fregata resiste coraggiosamente e risponde colpo su colpo alle nostre bordate. L’albero di trinchetto della Sunderland è seriamente danneggiato e comincia a dare segni di cedimento.

Nel frattempo la Centaure segue d’appresso la Yarmouth martellandola incessantemente. Quest’ultima tenta di serrare in direzione della Grafton ma nel tentativo la urta violentemente provocandone l’impigliamento. I due vascelli inglesi sono in grandissima difficoltà di manovra e la nostra “Comte de Provence” riesce a piazzare due bordate micidiali sulla Grafton che accusa il colpo e perde l’albero di trinchetto.

A questo punto gli inglesi sono in grande difficoltà e decidono di abbandonare velocemente il campo di battaglia.

Il Comandante del Centaure

Nov 19, 2015 - Navale    Commenti disabilitati su Un ghiotto boccone (1780)

Un ghiotto boccone (1780)

In rotta per le Indie Orientali, Anno di Grazia 1780.

Mentre la squadra navale del Tenente Generale Luis de Cordoba (27 vascelli spagnoli e 9 francesi) e impegnata ad attuare un blocco navale nei pressi dello stretto di Gibilterra, arriva la notizia che un convoglio inglese formato da 55 navi e salpato dalle coste inglesi diretto alle Indie Orientali e Occidentali.

Luis de Cordoba fa rotta immediatamente verso il convoglio nella speranza di intercettarlo. Il 9 agosto le avanguardie della flotta franco-spagnola intercettano il convoglio e ingaggiano battaglia con la retroguardia inglese…….

La flotta inglese composta dai vascelli di 3º classe Bellona, Arrogant e Blue Star entra in favore di vento ma viene intercettata dai franco-spagnoli Temeraire, Audacieux (FRA) e El Magnanimo (SPA) – anch’essi di 3º classe – che  non si scoraggiano e, manovrando al meglio, tengono una formazione abbastanza serrata.

L’Audacieux e il Blue Star si ritrovano al centro del tavolo e iniziano un fitto scambio di bordate che vede il francese avere la peggio.

Il Bellona tenta uno strano aggiramento (??) e per un po rimane fuori dalla contesa anche se ogni tanto tenta l’approccio tirando qualche bordata dalla lunga distanza.

Nel frattempo El Magnanimo e l’Arrogant si danno battaglia a ponente, scambiandosi bordate anche a distanza ravvicinata. Ad un certo punto El Magnanimo colpito da un violentissimo fuoco a distanza breve prende fuoco ma il suo equipaggio reagisce prontamente e riesce a domare le fiamme sviluppatesi a bordo.

La situazione al centro tra l’Audacieux e il Blue Star vede quest’ultimo in vantaggio. Il vascello francese perde l’albero di trinchetto che sfortunatamente cade sulla fiancata di dritta. L’equipaggio fatica non poco a liberarsi dell’albero caduto che impedisce il movimento e lo penalizza nel tiro.

Finalmente riesce a domare le fiamme e tenta l’abbordaggio della nave avversaria. Ma anche questo tentativo fallisce a causa delle difficolta oggettive dell’equipaggio intento a riparare i danni a bordo.

A questo punto il Temeraire irrompe nella contesa. Piazza un paio di micidiali bordate sul Blue Star, ma durante una delle risposte di quest’ultimo perde il Comandante colpito a morte da una violentissima scarica a distanza breve.

Per i francesi non è serata. Decidono di abbandonare il campo per riprendere contatto con la loro squadra navale e/o riparare nel porto piu vicino .

A chiusura dello scenario e per completezza dell’informazione storica (lo scenario si basa su fatti realmente accaduti e i nomi dei vascelli sono storici) il Tenente Generale Luis de Cordoba intercetta e riesce a catturare le 55 navi inglesi del convoglio facendo prigionieri 3.000 uomini di cui 1.800 soldati della Compagnia delle Indie Orientali e Occidentali ed un bottino in merci calcolato intorno a un milione di “reales da otto” (moneta in corso nella Spagna dell’epoca).

Forze in campo
Nello scenario si sono affrontati tutti vascelli di 3 classe.

Le navi di terza classe erano armate con 64-80 cannoni, tipicamente installati su due ponti. Quando venne stabilito per la prima volta il sistema di classificazione, le navi di terza classe erano armate con 70 cannoni, ma con il passare del tempo il termine venne espanso per includere tutto l’intervallo da 64 a 80. Queste navi imbarcavano un equipaggio che variava da 490 a 720 uomini.

Questa designazione divenne molto comune, poiché includeva navi da 74 cannoni, che divennero la dimensione più popolare per la marina militare di diverse nazioni. Erano più facili da manovrare delle navi di prima o seconda classe, ma possedevano comunque una potenza di fuoco sufficiente a distruggere qualunque avversario; erano anche più economiche da mantenere in servizio.

Data: Aprile 2012

Regolamento: Cannoni in batteria

Scala: 1:1

Note: Scenario navale

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