La battaglia di Tudela (1808)
Dopo il disastro di Bailén, Napoleone decide di prendere personalmente in mano la questione spagnola ed entra in Spagna con il grosso della Grande Armée. Avanza su Madrid, spazzando via prima Blake a Espinosa per ruotare poi a sinistra per distruggere Castaños e vendicare Bailén.
Allo scopo mette Lannes al comando del III Corpo rinforzato da elementi del VI e con l’ordine preciso di fare pressione su Tudela e il ponte strategico che l’attraversa. Intanto ordina a Ney di occupare Soria e attraversare la valle dell’Ebro passando da Ágreda per aggredire e distruggere l’esercito di Castaños.
Nel frattempo gli alti comandi spagnoli sono divisi e confusi. Tentano un’offensiva contro il III Corpo di Moncey a Lodosa, per scoprire che si trova in grave pericolo.
Le diserzioni nei corpi di Palafox e Castaños minano la capacità combattiva degli spagnoli. Finalmente il 23 novembre Lannes si precipita su un disattento esercito spagnolo, confidando sul fatto che Ney ha ottemperato agli ordini impartiti e comparirà sul fianco e la retroguardia spagnola.